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Cosa vedere ad Ascoli Piceno, i musei più strani

Cosa vedere ad Ascoli Piceno, ecco un excursus tra i musei più strani e curiosi della provincia, dalla Cartiera Papale al museo del Merletto.
Cosa vedere ad Ascoli Piceno oltre ai classici monumenti e luoghi di interesse? Quello che proponiamo questa volta è un itinerario tra i musei più originali e strani presenti nella nostra provincia. Alcuni li conosciamo bene, anche se magari tendiamo a sottovalutare la loro portata innovativa e culturale, di altri forse abbiamo poca cognizione.Un excursus curioso utile a chi è di questi luoghi ma vuole riassaporarli in una maniera nuova e diversa dal solito, ma anche e soprattutto per chi vuole scoprire cosa vedere ad Ascoli Piceno e dintorni fuori dall’ordinario. Un viaggio tra colori e sfumature stravaganti tra i musei più strani di Ascoli Piceno.

Il museo della Cartiera Papale

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La Cartiera Papale di Ascoli Piceno.

Cominciamo proprio dalla città di Ascoli e dalla sua cartiera papale. Un edificio molto bello e particolare, costruito proprio sul torrente Castellano per sfruttare la forza dell’acqua nella molitura, nella produzione, appunto, di carta e per la concia delle pelli e dei panni. Un edificio praticamente unico nel suo genere e un suggestivo esempio di archeologia industriale. La cartiera ospita un museo, dedicato alla carta e alla storia naturale, oltre che esposizioni temporanee.

E proprio a proposito delle esposizioni, ecco il lato originale del museo, ovvero la sezione dedicata al processo di produzione della carta attraverso il recupero di antiche macchine dell’epoca. C’è poi la mostra permanente sull’incisore Nunzio Gulino e un’area dedicata allo scienziato Antonio Orsini e alla sua raccolta naturalistica.

Il Museo del Merletto e del Tombolo 

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Il Museo del Merletto e del Tombolo di Offida.

Il Museo del Merletto e del Tombolo rappresenta un altro esempio di arte molto curioso di questo territorio. Situato a Offida, paese simbolo dell’arte del merletto da almeno 500 anni, il museo è stato istituito alla fine degli anni Novanta.

Qui sono raccolte collezioni di proprietà museale e altre private, si può ammirare, ad esempio, l’abito di alta moda risalente al 1997 da Antonio Berardi e indossati da Naomi Campbell in una sfilata londinese dell’epoca.

Il Centro di Documentazione Scenografica Giancarlo Basili 

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Il Centro di Documentazione Scenografica Giancarlo Basili a Montefiore dell’Aso

Ci spostiamo a Montefiore dell’Aso per apprezzare il Centro di Documentazione Scenografica Giancarlo Basili, all’intero del polo museale di San Francesco. Il centro ospita la raccolta del grande scenografo contemporaneo, con schizzi, documenti, testi, appunti, fotografie e via via tutto il materiale di Basili.

Visitando il centro di documentazione, sembra di essere catapultati sulla scena dei film di Gabriele Salvatores, Nirvana e Io non ho paura, o sul set della stanza del figlio e del Caimano di Nanni Moretti. Ricordiamo che Giancarlo Basili ha collaborato con i più grandi registi italiani, da Daniele Lucchetti a Marco Tullio Giordana, fino all’ascolano Giuseppe Piccioni.

Il Museo dell’Illustrazione Comica

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Il MIC di Grottammare.

Spostandoci sulla riviera, a Grottammare imperdibile è il Museo dell’Illustrazione Comica, dedicato a questa arte meravigliosa e molto particolare e situato all’interno del Kursaal. Qui sono raccolte disegni, manifesti, illustrazioni sullo spettacolo che portano la firma dei più grandi artisti d’Italia. Una documentazione unica nel suo genere raccolta grazie alla kermesse annuale Umorismo nell’Arte.

Qui troverete Dario Fo, ma anche Sergio Staino, Tanino Liberatore e molti altri con illustrazioni e opere sui grandi comici e personaggi italiani, tra cui Roberto Benigni, Massimo Troisi, Federico Fellini, Sophia Loren. Una sezione è tutta dedicata, inoltre ad Angelo Maria Ricci, autore di fumetti come Diabolik e Martyn Mistère.

Il Museo Malacologico 

museo malacologico cupra

Il Museo Malacologico di Cupra Marittima.

Infine, l’ultima tappa di questo curioso itinerario è il Museo Malacologico di Cupra Marittima. Nato nel 1977, il museo è uno dei più imponenti in tutto il mondo, oltre tremila metri quadrati di superficie per una raccolta di oltre 700mila di esemplari.

Un luogo in cui è possibile immergersi completamente nei fondali marini, ammirando la Tridacna gigas, una gigantesca seppia o la Leptoteutis gigas, un esemplare che risale addirittura al Periodo Giurassico lunga ben centotrentotto centimetri. Anche la sezione etnografica è spettacolare, ospitando oggetti di tribù diverse dei cinque continenti.

Come se non bastasse, qui troveremo anche una biblioteca con una collezione di oltre tremila volumi tematici sul mondo marino.

Per seguire tutti gli eventi di Ascoli Piceno e del territorio potete consultare il calendario eventi di Tipico Ascoli e per scoprire l’offerta ricettiva e turistica potete consultare la pagina Tipico Ascoli Consiglia.

2017-11-04T10:06:20+00:00 4 novembre 2017|News|